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Rinnovo contratto nazionale alimentare. Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil ER: “Senza la firma delle 11 associazioni siamo pronti allo sciopero. In regione sono interessati 50 mila lavoratori

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Alimentare. Rinnovo del contratto nazionale: senza la firma delle 11 associazioni siamo pronti allo sciopero. In regione sono interessati 50 mila lavoratori. Intanto continua fino al 14 ottobre il blocco degli straordinari e delle flessibilità

(Bologna, 12 settembre 2020) Avevamo annunciato mobilitazioni di fronte allo strappo compiuto da undici associazioni che si sono rifiutate di firmare il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare 2019-2023 (sottoscritto nella notte del 31 luglio, dopo dieci mesi di trattative e due giorni di negoziato no-stop, tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Unionfood, Ancit e AssoBirra), e così sarà. Una scelta incomprensibile, quella delle undici associazioni, dettata solo dall’indisponibilità a riconoscere un aumento economico di 13 euro a partire da aprile 2023. Ma proprio per questo rifiuto, il rinnovo è ancora lontano per le industrie alimentari della nostra regione. Sono poche, infatti, le aziende emiliano romagnole che aderiscono alle tre associazioni firmatarie, la maggior parte è legata alle restanti federazioni, da Assocarni (macelli) e Assica (salumifici) ad Assobibe (Coca-Cola) Anicav (conserve vegetali). Ma ribadiamo per chi vorrà rinnovarlo: un contratto c’è ed è quello siglato la notte del 31 luglio. Di conseguenza, Fai, Flai e Uila nazionali hanno deciso di riconfermare il blocco degli straordinari e delle flessibilità fino al 14 ottobre e, a partire dal 9 ottobre, sono state proclamate le prime quattro ore di sciopero. Una mobilitazione che, anche in Emilia-Romagna, riguarderà le aziende che rientrano nell’area di rappresentanza delle associazioni datoriali che non hanno sottoscritto tale accordo e che non hanno espresso l’adesione al contratto sottoscritto il 31 luglio. Un contratto importante, che riconosce un aumento salariale assolutamente appropriato (di 119 euro a regime) a cui si aggiungono 5 euro di welfare e 30 euro che verranno erogati a tutti i lavoratori per i quali non viene svolta la contrattazione di secondo livello.

Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil Emilia-Romagna

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