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Banche. Boschiroli (First Cisl): “Lavoratori rischiano di pagare prezzo crisi banche”

(MO/RE) «Nei prossimi mesi dovremo tutelare al meglio i lavoratori bancari, che rischiano di pagare sulla loro pelle il prezzo della crisi delle banche, in difficoltà a causa dei bassi margini di intermediazione e, soprattutto, dell’enorme massa dei crediti deteriorati».
Lo afferma Leonello Boschiroli, nuovo segretario generale della First Cisl Emilia Centrale, il sindacato dei lavoratori bancari e assicurativi che, con quasi 2.900 iscritti, è la seconda struttura territoriale della First in Emilia-Romagna e una delle prime in Italia. La First, lo ricordiamo, è nata a livello nazionale due anni fa dall’unificazione tra i sindacati Fiba Cisl e Dircredito.
«La grande crisi finanziaria del 2007-2008 ha minato la fiducia dei clienti verso le banche, a partire da quelle locali – osserva Boschiroli –. Nel nostro territorio ne ha fatto le spese soprattutto il credito cooperativo, il quale ha reagito con accorpamenti e fusioni. Vedi l’integrazione tra Emil Banca e Banco Cooperativo Emiliano, dove è aperto un tavolo negoziale per ridurre al minimo le ricadute sui lavoratori. Altri casi riguardano Carife (350 esuberi su 850 dipendenti), Unicredit (9 mila esuberi e chiusura di 800 sportelli in Italia) e le altre banche coinvolte nel Bail-in. In generale la digitalizzazione del sistema bancario sta trasformando il modo di lavorare, con orari diversi e nuove figure professionali. In questo scenario il ruolo del sindacato è fondamentale, come dimostra l’accordo sulle politiche commerciali siglato di recente con l’Abi (associazione delle banche italiane). Grazie a esso si creano le condizioni che consentono al lavoratore bancario di instaurare con il cliente una relazione incentrata non più sulla vendita di un prodotto, – conclude il nuovo segretario generale della First Cisl Emilia Centrale – ma sulla consulenza e qualità del servizio».

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Ufficio Stampa