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Pesca marittima, la denuncia Cisl: “350 lavoratori senza indennità da due anni”

(Cesena, 6 aprile 2019) “Solo alcuni dei lavoratori del mare stanno ricevendo adesso dall’INPS le indennità del fermo pesca del 2017 – dichiara Claudio Pullini, della FAI CISL Romagna, il sindacato che rappresenta i pescatori – la situazione è critica per i 350 marittimi della nostra Riviera imbarcati su circa 110 imbarcazioni”.

L’impresa della pesca è una fonte importante per la Romagna. Basti pensare che nel 2018 nel mercato ittico di Cesenatico sono stati commercializzati 13.352 quintali di prodotto (+0,9% rispetto all’anno precedente) per un valore di 5.600.368 euro (+10,5%). Nello stesso anno il mercato ittico di Rimini ha commercializzato 16.913 quintali di prodotto (-1,0% rispetto all’anno precedente) per un valore di 10.086.762 euro (+3,8%).

“Questa situazione ha delle evidenti ricadute occupazionali – spiega Pullini – a Rimini sono presenti 37 imbarcazioni con 150 marittimi, a Cattolica su 25 imbarcazioni lavorano 80 pescatori  ed a Cesenatico i 29 pescherecci hanno a bordo 80 marittimi. Queste tre marinerie sono il 90% dell’industria del pescato romagnolo.”

E’ evidente che ritardi di un anno e mezzo incidono sui bilanci delle famiglie dei lavoratori che non ricevono le indennità del fermo pesca, ma nel frattempo devono pagare bollette, sostenere i figli e la conduzione familiare. “Non escludiamo lo stato di agitazione della categoria – conclude il sindacalista cislino – se prima dell’inizio del fermo pesca di quest’anno non saranno pagate le indennità del 2018”.

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Ufficio Stampa