Dal Territorio

Disabili: critiche dei sindacati per esternalizzazione centro Pisano di Modena

(Modena, 17 luglio 2020) Così l’amministrazione comunale di Modena sancisce la fine del sistema integrato di welfare per le persone con disabilità. Lo affermano i sindacati Cisl Fp e Fp Cgil apprendendo la decisione della Giunta comunale di esternalizzare il centro socio-riabilitativo Pisano, l’ultimo dei centri diurni per disabili ancora a gestione diretta da parte del Comune.

«Nonostante tutte le richieste avanzate in questi mesi dagli operatori del servizio (oltre dieci tra oss ed educatori) e delle rappresentanze sindacali di ripensare tale scelta, la Giunta ha deciso di procedere – dichiarano Sabrina Torricelli (Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale) e Giada Catanoso (Fp Cgil Modena) – Il Comune non gestirà più direttamente nessun centro per disabili (né diurno né residenziale). Nel complesso dei servizi socio-sanitari rimarranno a gestione diretta del Comune di Modena solo la Cra (Casa residenza anziani) Vignolese (su quindici Cra accreditate) e il relativo centro diurno per anziani (su otto presenti nel territorio modenese), che verrà in parte potenziato».

Per i sindacati la cessione del centro diurno socio-riabilitativo Pisano (venti posti accreditati) priva l’amministrazione comunale di un servizio di eccellenza, nato nel 1985 come centro sperimentale e capace nel tempo di sviluppare progettualità e attività fondamentali per un’utenza fragile.

«In un momento come quello che tutti stiamo vivendo, – continuano Torricelli e Catanoso – che con l’emergenza Covid ha messo in luce una serie di criticità legate anche alla privatizzazione dei servizi, e su un tema come la disabilità, che vede aumentare i bisogni e che andrebbe ripensato e rilanciato con nuove progettualità e investimenti pubblici, il Comune sceglie invece una strada vecchia, che non ha nulla di innovativo. La cessione di questo servizio ai privati, a poche settimane dall’esternalizzazione dei nidi Piazza e Cipì, insegue la sola logica dell’abbassamento del costo del lavoro e dei diritti di chi tutti i giorni garantisce con professionalità e impegno servizi così importanti per la nostra comunità.

La totale assenza nei servizi per i disabili di una gestione pubblica da parte del Comune rischia di disperdere le professionalità e competenze necessarie anche per la governance del sistema e l’azione di coordinamento, controllo e programmazione che il pubblico deve continuare a esercitare, necessaria per mantenere alto il livello di qualità di questi servizi».

Secondo Cisl Fp e Fp Cgil questo è purtroppo l’ulteriore passo di un’amministrazione comunale che negli ultimi anni ha scelto la linea delle esternalizzazioni di molteplici servizi, dal sociale all’educativo, invece che provare a immaginare percorsi di gestione pubblica più ampi (come le Asp o le Istituzioni), in un sistema che permettesse al pubblico di continuare a gestire, innovare e sperimentare, per garantire un’elevata qualità di tutto il sistema complessivo e far sì che fosse un sistema realmente integrato.

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Ufficio Stampa