Dal Territorio

“Il lavoro non si tocca”, giovedì 22 luglio 2 ore di sciopero dei metalmeccanici

(Cesena, 20 luglio 2021) Dopo lo sblocco dei licenziamenti voluto dal Governo Draghi e dalla Confindustria nei giorni scorsi alcune aziende e multinazionali (Gkn, Whirlpool, Gianetti Ruote e altre ancora) hanno avviato le procedure per il licenziamento di centinaia e centinaia di lavoratori.

Si tratta di decisioni inaccettabili, che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione, il reddito dei lavoratori, impedire la riduzione della capacità industriale del Paese, evitare che altre aziende seguano questi negativi esempi e rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale.

Le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dalla comunità europea sul PNRR vanno utilizzate per innovare il sistema produttivo del Paese, realizzare la transizione ecologica e digitale, dare soluzioni alle tante crisi aperte, creare nuova e stabile occupazione. Per fare questo, per accompagnare questo processo, occorre riformare gli ammortizzatori sociali, renderli universali, ma anche vincolare le ingenti risorse pubbliche destinate alle imprese a precisi vincoli sociali a partire dalla difesa dell’occupazione, al superamento della precarietà lavorativa, alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Per tutte queste ragioni occorre mobilitarsi e chiedere al Governo di intervenire presso la Confindustria per bloccare i licenziamenti, rispettare l’avviso comune sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sottoscritto con Cgil Cisl e Uil, dare soluzioni alle crisi aperte, aprire con il sindacato tavoli di confronto nei principali settori industriali a partire dall’automotive, dalla siderurgia, dall’elettrodomestico.

LE LAVORATRICI E I LAVORATORI METALMECCANICI SCIOPERANO PER:

  • DIRE NO AI LICENZIAMENTI;
  • RIFORMARE GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI E DIFENDERE L’OCCUPAZIONE;
  • DARE FINALMENTE SOLUZIONI CONCRETE E POSITIVE ALLE CRISI AZIENDALI APERTE;
  • VINCOLARE GLI INVESTIMENTI DEL PNRR AD UNA OCCUPAZIONE STABILE E AD UN LAVORO IN SALUTE E SICUREZZA;
  • IMPEDIRE ALLE MULTINAZIONALI E AI FONDI DI INVESTIMENTO DI SPECULARE E DISTRUGGERE L’INDUSTRIA E IL LAVORO.

FIM CISL           FIOM CGIL              UILM UIL                        

 

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Ufficio Stampa