Dal Territorio

Morte sul lavoro, edilizia in sciopero il 5 ottobre

(Reggio Emilia, 1° ottobre 2021) Fillea Cgil di Reggio Emilia, Filca Cisl Emilia Centrale e Feneal Uil Reggio Emilia con le confederazioni Cgil, Cisl e Uil reggiane, a seguito dell’infortunio mortale che ha coinvolto il lavoratore dell’edilizia, Roberto Alessandri, deceduto il 30 settembre mentre venivano eseguiti lavori ad un fabbricato a Borzano nel comune di Albinea, ritengono sia inaccettabile l’ennesimo episodio di morte sul lavoro. I sindacati rivendicano ancora una volta con forza come sia “’inscindibile la sicurezza dall’attività lavorativa, che deve essere un tema imperativo e vincolante”.
“Purtroppo questo episodio si aggiunge ad una lista già molto pesante di infortuni mortali verificatisi nella nostra regione e nel Paese – osservano in una nota -, da cui si evince la necessità di sempre maggiore attenzione e supervisione al rispetto delle norme di sicurezza, in particolare per quanto riguarda le cadute dall’alto”.
I sindacati ritengono altresì “necessario richiamare l’attenzione pubblica a una sensibilizzazione e a un’indignazione generale di fronte a fatti di tale portata, anche con l’obbiettivo di arrivare nel più breve tempo possibile ad un intervento governativo che provi a mettere un freno a tale situazione”.
Per queste ragioni Fillea Cgil di Reggio Emilia, Filca Cisl Emilia Centrale e Feneal Uil Reggio Emilia proclamano uno sciopero di 4 ore con presidio di fronte alla Prefettura nella giornata di martedì 5 ottobre. Gli stessi sindacati “chiedono che siano accertate le responsabilità di quanto accaduto; si ritiene necessario poter contare su una sempre maggiore presenza di tutti gli enti pubblici preposti al controllo e alla prevenzione al fine di prevenire gli infortuni e soprattutto garantire la protezione dei lavoratori più esposti a tali rischi, con il maggior coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori della sicurezza”.
I sindacati confederali e dell’edilizia di Reggio Emilia esprimono il proprio cordoglio alla famiglia della vittima.

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Ufficio Stampa