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Coronavirus, Fim su protocollo Ferrari: «Cambia il modo di lavorare»

(Modena, 9 aprile 2020) Commento positivo della Fim Cisl sulle misure annunciate dalla Ferrari in vista della riapertura della fabbrica.

«La fase 2 è molto importante dal punto di vista produttivo, ma ancor più da quello sanitario, perché significa ripartire con la massima attenzione all’igiene, salute e sicurezza dei dipendenti Ferrari – afferma il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – Questo protocollo, condiviso con i nostri rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), che devono essere costantemente impegnati nel suo aggiornamento, rappresenta una sorta di rivoluzione, perché contribuirà a cambiare per sempre l’organizzazione del lavoro e, quindi, della produzione.

Si tratta di una grande sfida alla quale dobbiamo arrivare tutti preparati, sia noi del sindacato che l’azienda e i lavoratori.

Non è escluso – continua Uriti – che il “protocollo sanitario Ferrari” possa preso a modello da altre aziende, perché le maestranze che sanno di avere la salute sotto costante controllo lavorano più serenamente. Ora occorre fare le cose presto e bene, garantendo sia la massima tutela dei dati personali dei lavoratori sia la verifica immediata delle condizioni di salute di chi riprende il lavoro, perché la necessità di contenere il contagio sarà determinante ancora per molto tempo.

Perciò esprimiamo un giudizio positivo su questa sperimentazione, con la quale – conclude il segretario dei metalmeccanici Cisl di Modena e Reggio – la Ferrari dimostra di avere a cuore la salute dei suoi dipendenti e la disponibilità a condividere con chi li rappresenta ogni cambiamento delle condizioni lavorative».

Le misure di sicurezza che adotterà la Ferrari sono:

• mascherine chirurgiche per tutti i dipendenti;

• verranno installate in tutte le entrate termocamere per misurare la temperatura corporea e verranno messi dei tappetini per disinfettare le suole delle scarpe;

• ristorante aziendale, per entrare si userà la scala mobile, per uscire la scala d’emergenza esterna;

• la santificazione dei bagni sarà svolta quattro volte al giorno;

• spogliatoi, per evitare afflussi ci sarà una porta d’ingresso e una di uscita, vari orari scaglionati.

Su base volontaria per tutti i dipendenti Ferrari, familiari, conviventi e fornitori l’azienda mette a disposizione le analisi del sangue, che si eseguiranno in infermeria per controllare lo stato delle persone positive e negative per salvaguardare la sicurezza e la salute di tutti. Il dott Missere contatterà l’interessato personalmente per comunicargli l’esito dell‘esame, sia esso positivo che negativo. Nel caso sia positivo, gli spiegherà il protocollo da adottare.

La Ferrari metterà a disposizione tutto il necessario, dal vitto per l’isolamento, medici, infermieri, saturimetro e, se necessario, anche bombola di ossigeno.

Per quanto riguarda la ripresa delle attività lavorativa, questa seguirà le linee descritte dal decreto. Al momento la data è fissata al 14 aprile, ma non si esclude che possa essere spostata in avanti. Qualora sia decretata e ufficializzata la data del rientro, l’azienda procederà con una ripresa graduale informando i reparti e le persone.

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Ufficio Stampa