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Eccidio Fonderie Riunite di Modena: 9 gennaio commemorazione, 18 gennaio iniziativa culturale

(Modena, 5 gennaio 2022) È in programma domenica prossima 9 gennaio la tradizionale commemorazione dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena dove, settantadue anni fa (il 9 gennaio 1950), la polizia uccise sei operai durante una manifestazione per la riapertura della fabbrica.

L’appuntamento è alle 9:30 presso il cippo ai caduti delle ex Fonderie in zona Crocetta (cavalca ferrovia via Menotti-via Santa Caterina) nel rispetto delle normative anti Covid, evitando assembramenti dato lo spazio limitato in cui si svolgerà la cerimonia.

I segretari di Cgil Modena Daniele Dieci, Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo e Uil di Modena e Reggio Luigi Tollari, unitamente alle autorità cittadine, deporranno corone di alloro in memoria dei sei operai – Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti – che morirono sotto i colpi della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del Lavoro per chiedere la riapertura della fabbrica, contro la serrata e i licenziamenti massicci decisi dalla direzione delle Fonderie.

Per la loro drammaticità, i fatti del 9 gennaio 1950 segnano il culmine di un clima conflittuale nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro a Modena e in tutto il Paese nel primo decennio del dopoguerra.

L’eccidio dei sei lavoratori e il ferimento di altri 200 (molti dei quali non si presentarono agli ospedali per paura di essere fermati) dimostra la sproporzione tra la brutale repressione e la richiesta di libertà e democrazia avanzata a gran voce dai lavoratori modenesi. Fu anche con il sacrificio di quelle vite umane e quella dura stagione di lotte per i diritti che si avviò il difficile cammino per la costruzione della democrazia e del civile convivere nella nostra provincia.

Oltre alla tradizionale commemorazione nell’anniversario dell’eccidio, Cgil Cisl Uil promuovono anche un momento di riflessione. L’iniziativa si terrà martedì 18 gennaio.

Intitolata “Dal 9 gennaio 1950 a oggi. Eredità e trasformazioni del lavoro tra Novecento e anni Duemila”, è organizzata in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e di storia contemporanea, il Comune di Modena e il Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena. Si svolgerà sia in presenza, a partire dalle 17:30 nella sala conferenze “Giacomo Ulivi” (via Menotti 137) nel rispetto delle normative anti Covid, sia in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Istituto storico di Modena.

Presiederà Metella Montanari (direttrice Istituto storico di Modena); a seguire interventi di Claudio Silingardi (vicepresidente Istituto storico di Modena) sul tema “L’Istituto storico verso le Fonderie. Nuove prospettive per la storia del lavoro a Modena”, Lorenzo Bertucelli (direttore dipartimento di studi linguistici e culturali Università degli studi di Modena e Reggio Emilia) sul tema “Fare storia del lavoro oggi. Esperienze e orientamenti di ricerca in Italia”, Andrea Bortolamasi (assessore Cultura, politiche giovanili e città universitaria del Comune di Modena) su “Rimettere al centro la periferia. Le politiche culturali della città e la storia del lavoro”.

Concluderà la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo, che parlerà a nome di Cgil Cisl Uil.

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Ufficio Stampa