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Metalmeccanici, nuovo contratto nazionale per 35 mila modenesi: Fim, «112 euro di aumento e più valore alla professionalità»

(Modena, 8 febbraio 2021) Sono circa 35 mila i metalmeccanici modenesi che da sabato scorso hanno il nuovo contratto nazionale. Dopo oltre un anno di negoziato, infatti, si è chiusa positivamente la trattativa tra i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil con Federmeccanica e Assistal.

«È stato forse uno dei rinnovi contrattuali più difficili degli ultimi decenni, tra pandemia, una crisi economica e sociale a cui si è aggiunta anche quella politica – commenta il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – Questo contratto passerà alla storia per il risultato sul piano salariale, ma soprattutto per la riforma dell’inquadramento professionale, fermo al 1973. Il nuovo inquadramento aggiorna i sistemi di valutazione della professionalità dei lavoratori.

È stato fatto, inoltre, – continua Uriti – un grande lavoro per rafforzare la parte sulle relazioni industriali: diritti d’informazione, confronto, partecipazione, formazione, diritto soggettivo, introduzione della clausola sociale sugli appalti pubblici, violenza di genere e smart working».

Quanto alla parte economica, il nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici, la cui vigenza va da gennaio 2021 a giugno 2024, prevede un aumento medio di 112 euro in busta paga per il quinto livello (100 euro per il terzo livello). L’aumento sarà erogato in quattro tranches: 25 euro a giugno 2021, 25 euro a giugno 2022, 27 euro a giugno 2023 e 35 euro a giugno 2024.

Ai 112 euro di aumento si sommano i 12 euro di Ipca (indice prezzi al consumo) sui minimi da giugno 2020 per effetto dell’ultrattività del ccnl precedente, scaduto a fine 2019.
Sono confermati, inoltre, 200 euro l’anno di flexible benefit.

«Con questo rinnovo – aggiunge Uriti – la contrattazione torna a occuparsi del valore del lavoro e della professionalità, guardando ai cambiamenti che stanno interessando la transizione tecnologica e la competenza dei lavoratori metalmeccanici. Tra i tanti temi normativi definiti in chiave innovativa spicca una risposta di miglior tutela per il futuro dei giovani attraverso una copertura più alta per la previdenza complementare. Abbiamo, infatti, concordato – conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale – l’innalzamento del contributo aziendale a Cometa (il fondo di previdenza integrativa), che dal 2022 passa dal 2 al 2,2% per gli under 35».

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