Dal Territorio

Scuola, figli in quarantena per Coronavirus. Papaleo (Cisl): «Lavoro agile un diritto sancito sino a fine anno»

Rosamaria Papaleo

(Reggio Emilia, 23 settembre 2020) Un genitore lavoratore potrà attivare lo smart working per tutto (o in parte) il periodo di quarantena del figlio under 14 convivente, a seguito di contatto verificatosi nella scuola. Se la prestazione lavorativa non può essere svolta in modalità agile, uno dei due genitori, in alternativa, potrà optare per un congedo straordinario retribuito al 50 per cento. Queste disposizioni si applicano fino al 31 dicembre, come stabilisce l’ultimissima bozza del decreto trasporti, in vista della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Lo ricorda la Cisl Emilia Centrale per voce della segretaria Rosamaria Papaleo. “La quarantena del figlio “dovrà essere disposta dal Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico”, così come previsto dall’articolo 5 del Decreto Legge 8 settembre 2020, n. 111 recante “Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19” e pubblicato in Gazzetta ufficiale 8 settembre 2020, n. 223.
«Qualora la prestazione di lavoro sia incompatibile con lo smart working, o comunque in alternativa a questa misura, uno dei genitori può astenersi dal lavoro per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio – spiega Rosamaria Papaleo – In tale ipotesi il congedo straordinario, coperto da contribuzione figurativa, viene retribuito con una indennità pari al 50% della retribuzione in godimento».
Inoltre, «per i giorni in cui un genitore fruisce di una delle predette misure, ovvero svolge anche ad altro titolo l’attività di lavoro in modalità agile o comunque non svolge alcuna attività lavorativa, l’altro genitore non può fruire di alcuna di queste misure. Tali benefici sono riconosciuti per periodi compresi entro il 31 dicembre 2020, nel limite di spesa nazionale di 50 milioni di euro. Infine, per garantire la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario delle istituzioni scolastiche che usufruisce delle predette misure di sostegno alla genitorialità, viene autorizzata la spesa di 1,5 milioni di euro».
«Come Cisl – conclude la segretaria Cisl Emilia Centrale – apprezziamo questa nuova ulteriore misura per sostenere la genitorialità, ma insistiamo sulla necessità di ricorrere a misure strutturali e permanenti valide quindi oltre la fine dell’emergenza pandemica».

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