Dal Territorio

Trasporto pubblico Reggio Emilia: i sindacati autoferrotranvieri sorpresi dalle dichiarazioni dell’assessore Tutino

(Reggio Emilia, 8 ottobre 2018) «La situazione del trasporto pubblico locale e dell’operato del direttore generale uscente, Roberto Badalotti, è ben diversa da quella immortalata recentemente dall’assessore ai trasporti della provincia di Reggio Emilia Mirko Tutino, che valuta positive entrambe».

E’ quanto affermano i rappresentanti di categoria dei sindacati Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna «In questi mesi – dichiarano i loro portavoce – è sotto gli occhi di tutti quale sia la reale situazione del trasporto locale caratterizzata da autobus in fiamme o che rimangono in panne, o altri che circolano con le porte legate con una corda. Sarà un caso che dopo l’insediamento del geometra Badalotti sono spariti i costruttivi forum sul trasporto pubblico locale e scomparsi tutti i problemi.
Il direttore, inoltre, ha azzerato totalmente le relazioni sindacali e gli accordi di secondo livello e con i lavoratori si è particolarmente distinto per le sue punizioni arbitrarie e inappellabili. Non sappiamo se l’assessore sa che molti neoassunti, appena constatano la situazione lavorativa che li attende, si dimettono per cercare lavoro altrove».

«Tutto questo – continuano – non è altro che la punta del’iceberg di una politica di totale deregulation del trasporto pubblico locale cominciata molti anni fa. Non sappiamo da quale fonte vengano le informazioni fornite all’assessore, ma possiamo assicurare che le lamentele degli utenti sono all’ordine del giorno. Dopo aver visionato i turni del servizio invernale ed avvisato l’azienda, senza ottenere alcuna risposta, abbiamo dovuto inviare una segnalazione all’agenzia della mobilità di Reggio Emilia, dove chiediamo di verificare la conformità di molti turni del personale viaggiante con le norme nazionali sulla sicurezza. Dobbiamo ricordare che l’azienda è già stata sanzionata, nell’aprile di quest’anno, dall’ispettorato territoriale del lavoro di Modena. Speriamo – concludono- in un tempestivo intervento prima che la situazione possa diventare drammatica». (Uff. St. Cisl EC)

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Ufficio Stampa