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Legalità e appalti. Diritti e sicurezza, siglata intesa tra Regione Emilia-Romagna e Cgil, Cisl e Uil. Sindacati: “Significativo passo avanti”

Le priorità: contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata, promozione della qualità del lavoro, prevenzione

(Bologna, 23 dicembre 2021) L’inserimento di consultazioni preliminari con il mercato prima della gara tra le stazioni appaltanti, i soggetti firmatari e le Organizzazioni sindacali; l’obbligatorietà di applicazione da parte di tutte le imprese coinvolte a qualsiasi titolo (appaltatori, affidatari, subappaltatori, sub affidatari) dei contratti di lavoro nazionali e territoriali; il riconoscimento degli stessi diritti ai lavoratori delle imprese appaltanti e l’inserimento di premialità per le imprese per un sistema di controlli e vigilanza nelle fasi esecutive. Infine, la realizzazione di una banca dati degli appalti, con un registro di subappaltatori e sub affidatari.

Sono le principali novità contenute nel Protocollo su legalità e appalti, che recepisce le modifiche legislative intervenute a livello nazionale dal 2017 (anno della precedente intesa regionale) a oggi e che conferma e rafforza i contenuti del documento precedente, integrandolo ed estendendone il campo di applicazione.

L’intesa è stata siglata oggi in Regione dall’assessore al Bilancio Paolo Calvano e dai rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.

“Siamo molto soddisfatti dell’accordo con i sindacati- afferma l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano– Con il Protocollo mettiamo a disposizione ulteriori strumenti a supporto di un corretto sistema degli appalti, inserendo una contrattazione di mercato che garantisca i lavoratori nel salario e nella sicurezza, con l’applicazione dei contratti nazionali anche in caso di subappalti e la responsabilità delle imprese anche nei controlli. Un ulteriore passo avanti per la qualità del lavoro e contro le irregolarità”.

“Il nuovo protocollo siglato con la Regione- affermano i sindacati Cgil, Cisl e Uil– recepisce le richieste che avanziamo da tempo e segna un significativo passo in avanti nel sistema degli appalti pubblici in Emilia-Romagna. Perché quando parliamo degli appalti parliamo di lavoratori e lavoratrici spesso dimenticati, in reale difficoltà. Con questo protocollo riusciamo a garantire alcuni concetti fondamentali: in ogni bando di gara verrà definito il contratto nazionale del settore, in ogni cambio d’appalto si garantisce un trattamento economico non inferiore al precedente e si garantisce sempre la clausola sociale per la salvaguardia dell’occupazione. Nel subappalto si applicheranno norme e salari dell’appaltatore regole certe e verificabili, perché prima di predisporre un bando la Regione e le stazioni appaltanti dovranno confrontarsi con il sindacato confederale e per ogni cambiamento in corso d’opera ci sarà un esame congiunto con le parti. In più, l’istituzione di una banca dati permetterà per la prima volta al sindacato di conoscere tutto il sistema degli appalti pubblici in questa regione”.

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(Fonte: Regione Emilia-Romagna)

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