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Stazione Mediopadana Reggio Emilia, aggredita lavoratrice Italo. Fit Cisl ER: “Stanchi di gridare nel deserto”

(Bologna, 7 dicembre 2018) “Siamo stanchi di gridare nel deserto, istizuzioni e aziende si devono assumere le proprie responsabilità, cosa che finora non è avvenuta visto che ancora una volta siamo ad esprimere ferma condanna e grande preoccuzione per la brutale aggressione che si è verificata mercoledì pomeriggio presso la stazione Mediopadana/Alta velocità di Reggio Emilia ai danni di una lavoratrice di NTV Italo in servizio e di un passeggero che ha cercato di proteggerla. L’ennesimo grave episodio dei tanti che si sono consumati negli ultimi mesi all’interno delle stazioni dell’Emilia Romagna, stavolta causato dalle violente intemperanze di un viaggiatore senza biglietto. Stazione anche in questo caso sprovvista sia di presidio di Polizia ferroviaria sia di altre figure preposte a garantire la sicurezza di lavoratori e utenti”.

E’ questo il commento di Aldo Cosenza, segretario generale della categoria dei trasporti (Fit) della Cisl Emilia-Romagna, subito dopo aver appreso la notizia dell’agressione nel reggiano.

Proprio nelle settimane scorse, la categoria della Cisl, nel lanciare l’allarme per i rischi corsi da lavoratori e viaggiatori, era tornata a chiedere l’istituzione di tornelli nelle principali stazioni (così come in aeroporto), insieme al potenziamento delle squadre di scorta e di protezione aziendale.
“Da tempo – continua il sindacalista – abbiamo richiesto un deciso intervento delle istituzioni, e ciò sia a livello nazionale negli incontri con il Ministero delle Infrastrutture, sia a livello regionale. Tuttavia, nonostante le nostre continue sollecitazioni e il confronto aperto, finora non è ancora stato predisposto un reale piano di prevenzione e sicurezza, con le gravi conseguenze che sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti“.

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Ufficio Stampa