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06/02 Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili. Elisa Fiorani (Cisl ER): “Tolleranza zero. Metterle al bando ovunque e prima possibile”

(Bologna, 6 febbraio 2019) Sono oltre 200 milioni le donne e le bambine nel mondo che hanno subito mutilazioni genitali e che ne stanno soffrendo le drammatiche conseguenze. Il Parlamento europeo qualche anno fa aveva stimato in 500 mila le donne e le bambine vittime di mutilazioni genitali che vivono in Europa e 180 mila quelle a rischio ogni anno. In Italia, i dati stimati dicono che tra le 60 mila e le 81 mila donne hanno subito tali violenze, a cui vanno aggiunte anche le migliaia di vittime potenziali.

“Come Cisl, restiamo sempre più convinti che la lotta efficace contro questo fenomeno vada combattuta necessariamente sul versante dei diritti umani. Per fare questo, tutti – anche il sindacato – siamo chiamati ad agire nelle forme e nelle sedi più opportune perché le mutilazioni siano messe al bando ovunque e prima possibile, come prevede anche l’obiettivo 5 dell’Agenda europea 2030 sullo sviluppo sostenibile, quale violazione dei diritti fondamentali della persona. Ecco perché la Cisl adotta in occasione della Giornata Mondiale contro le mutilazioni genitali femminili lo slogan “La cultura non calpesti i diritti!”, proprio per sottolineare ancora una volta il valore universale dei diritti umani che non possono in nessun modo e per nessuna ragione “sottostare” a qualsivoglia tradizione culturale”, ha dichiarato Elisa Fiorani, coordinatrice donne della Cisl Emilia-Romagna.

 

 

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