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Lavoro. Furlan: “Il taglio del cuneo fiscale è il frutto della mobilitazione del sindacato. Ma ora occorre affrontare anche altri temi”

(Roma, 17 gennaio 2020) “Il confronto con il governo sul taglio del cuneo fiscale non è una risposta che potrà soddisfare tutti ma e un primo passo importante e lo sottolineo perché abbiano portato milioni di lavoratori in piazza per arrivare a questo risultato, in oltre un anno di mobilitazione. Ancora una volta però restano fuori gli incapienti, su cui abbiamo chiesto  e ottenuto rassicurazioni”.

Commenta così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan  quanto emerso dal tavolo che si è svolto a Palazzo Chigi tra Cgil, Cisl e Uil ed il Governo sulla attuazione della riduzione del cuneo fiscale previsto in manovra. Sul nodo degli incapienti “oltre 4 milioni, molti dei quali anziani ma anche giovani costretti ad un part time involontario, abbiamo voluto e ottenuto rassicurazioni dal governo che attraverso la riforma fiscale o con una azione sociale, ricevano una risposta” – ha spiegato la leader della Cisl  osservando che “oggi si realizza il primo punto della  piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil: allargare la platea degli 80 euro è il primo passo di una riforma fiscale che premi i redditi dei lavoratori e dei pensionati”.

Lo stesso Segretario generale della Cisl regionale Filippo Pieri ribadisce come sia solo “un primo importante risultato della mobilitazione del sindacato. Risultato positivo ma ancora parziale, ora serve una vera riforma fiscale, progressiva, a favore di famiglie e pensionati”.

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