Dal Territorio Lavoro e Formazione

Biomedicale: patto generazionale e smart working nell’integrativo Mallinckrodt Dar Mirandola

(Modena, 30 gennaio 2019) Per la prima volta nel distretto biomedicale, una lavoratrice o lavoratore cui mancano dodici mesi alla pensione potrà chiedere il passaggio da full a part time, con il pagamento integrale dei contributi previdenziali da parte dell’azienda fino al pensionamento. In alternativa, potrà farsi esentare dal turno notturno. In sostituzione del personale che chiederà il part time l’azienda assumerà fino a tre apprendisti all’anno. Lo prevede il contratto integrativo aziendale della Mallinckrodt Dar, azienda di Mirandola che occupa 360 addetti e fa parte della multinazionale americana Medtronic. L’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto è già stata approvata dai lavoratori a larghissima maggioranza.

«La piattaforma è stata preparata insieme alla rsu (rappresentanza sindacale unitaria) della Mallinckrodt Dar – spiegano i sindacalisti Massimo Occhi (Femca Cisl Emilia Centrale) e Cesare Pignatti (Filctem Cgil Modena) – Siamo partiti da un’analisi delle esigenze e aspettative concrete dei dipendenti e abbiamo aperto il confronto con la direzione aziendale, scaturito in questo accordo che ha contenuti molto innovativi per il distretto biomedicale».

Il contratto comprende la riqualificazione del premio di risultato, con l’introduzione di una piattaforma di welfare aziendale a disposizione di tutti i lavoratori, i quali potranno scegliere individualmente ogni anno se trasferirvi quote del premio maggiorato dall’azienda del 30%, acquistando prestazioni e servizi sociali. In pratica i dipendenti Mallinckrodt Dar potranno farsi rimborsare rette per asili, scuola e università, spese per testi scolastici, rette per mense scolastiche, pre e doposcuola, badanti e assistenza domiciliare, visite specialistiche, terapie, riabilitazioni e altre spese sanitarie.

Sempre tramite la piattaforma di welfare, i lavoratori potranno destinare denaro al proprio fondo di pensione integrativa e sanità integrativa, farsi rimborsare gli interessi passivi relativi a finanziamenti, prestiti e/o mutui, spese per il trasporto pubblico e innumerevoli casistiche nell’area “tempo libero e salute”, come viaggi, attività sportive, corsi di lingue straniere, check up medici, musei, cinema. Due fisioterapisti saranno a disposizione dei lavoratori in orario di lavoro per quattro ore al mese.

«Il premio di risultato e il welfare integrativo saranno riconosciuti in pari misura sia ai lavoratori dipendenti che a quelli assunti con contratti in somministrazione – aggiungono i sindacati – Inoltre l’accordo prevede la regolamentazione dello smart working per talune figure impiegatizie, che avranno la possibilità di lavorare almeno un giorno a settimana (cinque giorni al mese) da casa. Il genitore che utilizzerà in maniera accorpata i sei mesi previsti dal congedo parentale sarà indennizzato all’80% (anziché al 30%, come previsto dalla legge 53/2000). Per gli operai è stabilita la possibilità senza limiti numerici di ottenere il passaggio da full a part time, a patto che esistano le condizioni di sostituire il personale con pari professionalità e idoneità fisica alla mansione».

Per Femca e Filctem l’integrativo aziendale della Mallinckrodt Dar conferma l’autorità salariale del contratto di secondo livello, allarga tutele e diritti, innova su materie che valorizzano la genitorialità e offre opportunità a chi è vicino alla pensione. «Ci auguriamo che su questi temi di interesse trasversale si possano aprire confronti con tutte le altre aziende biomedicali del distretto.
Siamo convinti, infatti, – concludono Massimo Occhi (Cisl) e Cesare Pignatti (Cgil) – che la contrattazione sia la strada giusta per portare concreti benefici ai lavoratori del biomedicale che tanto si adoperano per mantenere a livelli di eccellenza un settore tra i primi in Europa».

Sull'Autore

Ufficio Stampa