Dal Territorio

Sindacati pensionati: Pronto soccorso, percorso veloce per gli over 75 in tutti gli ospedali

(Modena, 30 gennaio 2020) Estendere agli ospedali della provincia il “Percorso Argento”, cioè la corsia preferenziale per tutti gli ultra 75 enni che si recano al Pronto soccorso.

Lo chiedono i sindacati dei pensionati dopo la decisione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena di riservare un percorso veloce alle persone anziane per l’accesso al Pronto soccorso
dell’Ospedale Civile di Baggiovara.

«Il cosiddetto “fast track” (percorso veloce) è una richiesta che avevamo avanzato alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) della provincia di Modena e che è stata recepita nel protocollo d’intesa per la predisposizione dei Piani di zona per la salute e il benessere sociale 2018-2020 – sottolineano Spi Cgil Modena, Fnp Cisl Emilia Centrale e Uilp Uil Modena –
Poiché la sperimentazione riguarda per ora solo Policlinico e Baggiovara, chiediamo all’Ausl Modena che sia estesa anche agli ospedali di Mirandola, Carpi, Sassuolo, Vignola e Pavullo».

Il “Percorso Argento” è stato istituito dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena con lo scopo di dare una risposta adeguata e multidisciplinare alle esigenze dei pazienti anziani.
È attivo da alcuni giorni al Pronto soccorso dell’ospedale di Baggiovara, dove si registrano circa 45 mila accessi l’anno, oltre la metà dei quali riguarda over 75 enni.

Va rimarcato che il progetto si rivolge ai pazienti geriatrici non urgenti (cioè con codici bianchi, verdi e alcuni gialli, con caratteristiche valutate dal triage). La corsia preferenziale si aggiunge a quelle di Ortopedia, Urologia e Chirurgia Vascolare, già attivate nel 2018-2019 a Baggiovara, e a quelle in Otorinolaringoiatria e Ortopedia del Policlinico.

Il “Percorso Argento” è attivo tutti i giorni dalle 10 alle 16.30, con la presenza del geriatra in Pronto soccorso.

«Anche se target e fascia oraria sono stati decisi unilateralmente dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria,- dicono i sindacati dei pensionati – auspichiamo che questa esperienza, tra le prime in Italia, sia risolutiva di molte difficoltà vissute dai pazienti fragili e loro familiari che, nel momento del bisogno, hanno più necessità di percorsi dedicati e/o altamente specializzati, sia dal punto di vista della presa in carico che dell’umanizzazione delle cure.
Siamo, altresì convinti che, laddove dovessero emergere criticità, sia utile proseguire il confronto sul percorso organizzativo, al fine di mettere in campo eventuali meccanismi correttivi.
In attesa di una prima valutazione – concludono Spi Cgil Modena, Fnp Cisl Emilia Centrale e Uilp Uil Modena – proponiamo all’Ausl di creare un modello simile anche negli ospedali del territorio di sua competenza».

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Ufficio Stampa