Economia Sociale e Sanità

Commercio. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil: il 2 giugno astenersi dal lavoro

(Bologna, 30 maggio 2017) I sindacati regionali dell’Emilia-Romagna nuovamente in campo contro le aperture dei centri commerciali nei giorni festivi. Cosi, per il 2 giugno, invitano i lavoratori ad “astenersi” dal servizio. “La disponibilita’ al lavoro festivo e’ una scelta libera e autonoma di lavoratrici e lavoratori. Recenti sentenze confermano questa nostra impostazione, secondo la quale il datore di lavoro non puo’ imporre al dipendente di lavorare in una giornata festiva e definisce illegittima l’eventuale sanzione disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se non vi sia stato preventivamente un assenso di quest’ultimo“, scrivono Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.
I sindacati protestano ancora contro gli effetti della liberalizzazione degli orari introdotta nel 2011 e chiedono che “la discussione in Parlamento per una nuova regolamentazione delle aperture commerciali si riattivi“. Convinti che le nuove regole, ancora ferme in Parlamento, nella commissione Industria, commercio e turismo del Senato, “se da una parte potranno permettere agli enti locali e alle parti sociali di ridiscutere di orari di apertura degli esercizi commerciali nei territori, dall’altra, non ponendo vincoli, se non la chiusura in sole sei festivita’, sostanzialmente non risolveranno il problema”.
In altri termini, ribadiscono Cgil, Cisl e Uil, “le liberalizzazioni sono sbagliate, non aiutano la crescita economica, non creano nuova occupazione, producono dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le festività, svuotano i centri storici delle città a favore delle cittadelle del consumo, sviliscono la qualità del lavoro spezzettando la prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti ad orari ben poco concilianti con le necessita’ di riposo”. Per queste ragioni, le segreterie regionali invitano i lavoratori “ad astenersi dal lavoro per tutto il turno di lavoro della festività” “ricordando che sulla base delle norme contrattuali vigenti, e alla luce delle recenti sentenze della cassazione potranno rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festività, senza incorrere in nessuna sanzione”.

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Ufficio Stampa