Parola al Segretario Ultim'ora

Dazi. Pieri: “Presto per fare previsioni attendibili, ma bisogna fare di tutto per difendere posti di lavoro e aziende che investono”

(Bologna, 2 agosto 2025) “In questi giorni abbiamo letto e sentito tutto e il contrario di tutto, ma la verità è che è ancora troppo presto per azzardare numeri e previsioni attendibili su quelle che saranno le conseguenze dei dazi sull’economia emiliano-romagnola, anche perché tutto cambia in base ai comparti e financo alle singole aziende. Certa invece è la necessità di mettere in campo quanto prima azioni a livello regionale, nazionale ed europeo per affrontare, assorbire e ridurre al minimo l’impatto. Bisogna fare di tutto per difendere posti di lavoro e aziende che investono“.

E’ quanto ha detto questa mattina Filippo Pieri nell’ultima puntata stagionale de “La finestra sui fatti”, la rubrica settimanale che va in onda ogni sabato su Radio Flyweb, dove ha parlato delle possibili ripercussioni dell’intesa scozzese di pochi giorni fa tra Stati Uniti e Unione Europea, che fissa una cornice generale di tariffe al 15% per le merci che vanno oltreoceano.

“Ma al di là delle legittime valutazioni di parte, tra le mille complicazioni, almeno oggi le aziende hanno qualche certezza in più sul contesto in cui dovranno operare e programmare. Un panorama certamente difficile – ha continuato il segretario generale della Cisl ER – che è reso ancora più arduo dalla mancanza di un piano industriale europeo per il rilancio degli investimenti nella manifattura e dalla mancata rimozione o riduzione di quelli che sono veri e propri dazi interni (eccesso di burocrazia, regolamenti asfissianti, costi dell’energia astronomici …), fattori determinanti per poter puntare anche sul mercato interno europeo. Nello stesso tempo, occorre prendere atto che negli ultimi anni il mondo è cambiato molto, di conseguenza bisogna creare le condizioni per reiventarsi e puntare anche ad altri mercati alternativi a quello statunitense”.

E a livello nazionale? Rilanciare gli investimenti, sostenere la produzione e l’occupazione, stimolare la produttività, incrementare i salari, investire in formazione e innovazione tecnologica, sono queste le contromisure indicate da Pieri, ma per metterle in atto “occorre porre in essere  quel patto sociale nazionale tra istituzioni, sindacati e part datoriali invocato dalla Cisl da tempo“.

Infine, nell’ultima parte dell’intervista realizzata da Matteo Cimatti, vista la concomitanza con la ricorrenza della strage di Bologna, il leader di Via Milazzo ha voluto ribadire che “anche se sono passati 45 anni da quel maledetto 2 agosto 1980, la Cisl partecipa sempre con convinzione e commozione alla manifestazione che ogni anno si tiene nel capoluogo felsineo, e ciò sia per continuare a stringersi intorno alle famiglie delle vittime sia per continuare a ribadire con forza l’esigenza, inalienabile, di verità“. E, a conferma delle sue parole, anticipa che il prossimo settembre Via Milazzo dedicherà una specifica iniziativa proprio a quello che è inequivocabilmente il più grave attentato della storia repubblicana.

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