Parola al Segretario Ultim'ora

Manovra. Pieri: “Misure importanti e diverse criticità, ora il confronto favorisca la strada per un patto sociale nazionale”

(Bologna, 25 ottobre 2025) “Ci sono misure importanti che recepiscono le richieste Cisl, ma anche diverse forti criticità, a partire dal mancato rifinanziamento della legge 76 sulla partecipazione. Un fatto grave. Ora speriamo che il confronto possa essere il primo banco di prova per arrivare a un patto sociale nazionale tra governo, sindacati e associazioni imprenditoriali. Un’intesa per definire le priorità, le sfide future e le modalità con cui affrontarle. Non sarà facile, ma bisogna andare avanti con chi ci sta“.
Così questa mattina Filippo Pieri, nella puntata settimanale de “La finestra sui fatti”, la rubrica che va in onda ogni sabato su Radio Flyweb, dove ha parlato dei contenuti della legge di bilancio dopo che due giorni fa è stato diffuso il testo finale ‘bollinato’ dalla Ragioneria di Stato.
Tra i fattori positivi indicati dal segretario generale della Cisl ER c’è certamente il tema fiscale, con la sforbiciata di due punti sulla seconda fascia di aliquote, che passa dal 35% al 33%, per i redditi che vanno dai 28mila ai 50mila euro annui, misura  che porta a ridurre le tasse a 12 milioni di persone; quello della sanità, con ulteriori 2.4 miliardi che si vanno ad aggiungere a quelli già stabiliti; la tassazione sui premi di produttività, passata dal 5% all’1%; la defiscalizzazione al 15% per i “lavori scomodi” (notturni, a turni, nei festivi o nei riposi) e l’innalzamento dell’esenzione fiscale per i buoni pasto da 8 a 10 euro. “Elementi che messi insieme – continua Pieri – vanno ad incidere in maniera sostanziale e diretta sulla busta paga di lavoratori e lavoratrici”.
E sull‘operazione di sgravio sugli adeguamenti nel Ccnl continua il ragionamento del sindacalista. “Di grande interesse sono i 2 miliardi posti per l’adeguamento degli stipendi dei lavoratori del settore privato al costo della vita. Tuttavia, riguardando i contratti sottoscritti nel 2025 o che verranno sottoscritti nel 2026, non solo esclude nei fatti intere categorie come metalmeccanici e commercio, ma, nell’omettere la condizionalità con riferimento ai contratti comparativamente più rappresentativi, rischia di favorire quelli pirata siglati da pseudo-sindacati senza alcuna rappresentanza”.
Critica l’analisi del leader regionale della Cisl anche sul fronte pensioni. “Questo governo sulla previdenza ha fatto solo passi indietro. Non vediamo avanzamenti, sia per chi deve andare in pensione sia per chi c’è già. Addirittura con questa legge di bilancio vengono eliminate alcune flessibilità in uscita come quota 103 e opzione donna, quindi, di fatto, rimangono solo i criteri della legge Fornero o l’età”.
Ma i dubbi del segretario generale della Cisl ER non si fermano qui e si estendono, oltre al già citato mancato rifinanziamento del fondo per la Legge 76 sulla partecipazione, anche alla mancata rivalutazione delle stesse pensioni, alla poca attenzione alla previdenza complementare, alla mancanza di “fondi aggiuntivi per istruzione, formazione e scuola” e alla rottamazione delle cartelle esattoriali. “La strada giusta – dice – non è il condono ma la lotta all’evasione”.

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