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Patto per il lavoro e per il clima, l’appello di Pieri alla Regione: “Siamo in ritardo, stringere i tempi per aggiornarlo e rafforzarlo”

(Bologna, 12 luglio 2025) “Lo scenario inedito che abbiamo di fronte, caratterizzato da una forte incertezza, con una conseguente sensibile riduzione degli investimenti da parte delle imprese e una minor capacità di spesa delle persone, ci deve indurre a serrare i ranghi per arrivare quanto prima a un aggiornamento e a un rafforzamento del Patto per il lavoro e per il clima. Siamo in ritardo, l’intesa doveva essere chiusa entro l’estate“.

E’ questo l’appello che questa mattina Filippo Pieri, a “La finestra sui fatti”, la rubrica settimanale che va in onda ogni sabato su Radio Flyweb, ha rivolto ai vertici della Regione Emilia-Romagna.

“Rivedere, aggiornare e rafforzare l’intesa – continua il segretario generale della Cisl Emilia Romagna – è un impegno prioritario assunto già nel corso della campagna elettorale per le elezioni regionali. Certo, la discussione è stata avviata, ma le soluzioni ancora non ci sono. Tempi che nelle intenzioni di tutti dovevano essere molto più brevi, visto che il via libera per il rilancio era previsto entro l’estate. Inizialmente si era indicato addirittura maggio”.

“Conflitti, guerre commerciali, costi dell’energia stratosferici e ritardi nelle forniture per le imprese ci hanno messo in una situazione difficile, una situazione – ha continuato – in cui però non possiamo rimanere spettatori. Per questo è quanto mai necessario riformulare un Patto che individui non solo le priorità, ma che indichi anche le azioni da mettere in campo per non subire passivamente gli strali di questa congiuntura“.

“Per mitigare gli effetti della crisi economica ma, nello stesso tempo, per stimolare la crescita, il ruolo della Regione è diventato molto importante per arrivare a soluzioni condivise. Diventa quindi indispensabile – ha proseguito il numero uno di Via Milazzo – fare passi avanti nel sostegno ai settori in difficoltà, negli investimenti in tecnologie e digitalizzazione, nella formazione e nelle competenze, nel rafforzare i settori strategici e, soprattutto, nel favorire reti tra settori, imprese, centri di ricerche e università. Proprio quelle soluzioni condivise che il Patto può garantire. Ma occorre fare presto perché finora l’occupazione ha retto, ma è evidente che con il perdurare di questa situazione le ripercussioni saranno inevitabili anche su quel fronte“.

Poi, nel prosieguo dell’intervista realizzata da Matteo Cimatti, il sindacalista della Cisl ha rivolto un invito ai lavoratori i più deboli e, in particolare, a coloro che in momenti così delicati solitamente subiscono di più la mancanza di prospettive: giovani e donne. “Investite su voi stessi, sulle vostre competenze, sulle vostre capacità, sulla vostra professionalità. Oggi non è più importante avere un mestiere, ma occorre saper apprendere, anche perché sarete chiamati a formarvi e a riqualificarvi per tutta la vita lavorativa. Proprio per questo chiediamo con forza anche alla Regione investimenti ingenti sull’istruzione”.

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