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Romagna, oltre 1700 per Quota100 e circa 2700 per il Reddito di Cittadinanza

(Cesena, 29 marzo 2019) “Sono 1.744 le richieste di pensione con Quota100 che i romagnoli hanno presentato all’INPS – afferma Francesco Marinelli, segretario generale CISL Romagna – che corrispondono al 24,5% di tutte quelle della regione, che sommano un totale di 7.119”.

I dati sono aggiornati al 27 marzo proprio il giorno in cui il Senato ha votato la definitiva trasformazione in legge del decreto del Governo in tema di pensioni e reddito di cittadinanza. Ora si tratta di aspettare qualche giorno per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Quota100

“Nel dettaglio – precisa – ne sono state presentate  670 a Forlì-Cesena, 539 a Rimini e 535 a Ravenna. Ovviamente questi numeri sono destinati ad aumentare nel corso del tempo per la maturazione dei requisiti dei lavoratori.” “Come sindacati – prosegue Marinelli – ci siamo confrontati col Governo nelle scorse settimane per migliorare un provvedimento che aveva delle lacune e che ne ha ancora. Infatti non dà risposte di lungo periodo in quanto il finanziamento è previsto per soli tre anni, quindi non si può parlare di riforma della Legge Fornero.”

Le novità più interessanti introdotte dalla nuova normativa sono la pensione anticipata con almeno 62 anni di età e 38 di contributi, cosiddetta Quota100, e la possibilità di pensionamento senza alcun limite di età, se si posseggono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Inoltre le donne potranno accedere prima alla quiescenza scegliendo, però, il calcolo contributivo ed ancora è prevista l’estensione del riscatto dei periodi di laurea o dei periodi privi di contributi nel sistema contributivo.

Reddito di Cittadinanza

“La nuova legge conferma anche l’introduzione del Reddito di Cittadinanza – continua il leader sindacale – che nel corso dell’iter parlamentare è stato modificato, pur mantenendo delle importanti criticità”.

Ad esempio, le persone che non hanno la cittadinanza italiana dovranno farsi certificare reddito e composizione del nucleo familiare dal paese di origine, con traduzione in italiano e validazione del consolato. Un requisito difficile da osservare e che presenta  dubbi di costituzionalità.

“Ad oggi abbiamo 2.688 prenotazioni presso le sedi romagnole del nostro CAF CISL per la presentazione del Reddito di Cittadinanza – spiega Marinelli – di cui 1.210 a Forlì-Cesena, 825 a Ravenna e 653 a Rimini. Rappresentano il  25,9% degli appuntamenti di tutti gli uffici CAF CISL della regione”.

“Ma il dato più interessante – evidenzia – è quello delle pratiche non elaborate per mancanza dei requisiti richiesti o di documentazione, che in Romagna sono ben il 32% contro la media regionale del 26%. In particolare è la provincia di Ravenna a detenere il primato regionale con il 40%, mentre Rimini registra il 29% e Forlì-Cesena il 27%”.

 Ovviamente si tratta di dati parziali in quanto riferiti ad un solo canale di trasmissione delle domande, ma sono sufficientemente indicativi della tendenza. “Inoltre occorre informare le persone  – ci tiene a ribadire Marinelli – che la presentazione delle domande può essere fatta dal giorno 6 di ogni mese fino alla fine del mese stesso”.

  “Siamo molto soddisfatti del rapporto con i nostri iscritti e con gli utenti – conclude il segretario della CISL Romagna – perché i dati ci confermano che, sia per Quota100 sia per il reddito di Cittadinanza, le persone si avvalgono al 90% dei patronati e dei CAF. Un segnale di fiducia e di stima nei confronti dei servizi sindacali”.

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Ufficio Stampa