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Molestie e violenze sui luoghi di lavoro, la Cisl Emilia Centrale apre uno sportello di ascolto

(Reggio Emilia, 19 aprile 2019) Dal primo di aprile la Cisl Emilia Centrale ha aperto uno sportello di ascolto sulle molestie e violenze sui luoghi di lavoro. Un nuovo servizio seguito da sindacaliste, formate grazie a un progetto promosso dalla Cisl Emilia Romagna.
“In questo sportello offriamo ascolto e tutela alle lavoratrici e ai lavoratori che ritengano di avere subito molestie o violenze nel proprio luogo di lavoro – spiega William Ballotta, segretario generale Cisl Emilia Centrale – possono venire da noi tutti coloro che ne sentono il bisogno, siano iscritti o non iscritti alla Cisl, indipendentemente dalla categoria professionale o dal tipo di lavoro. Allo sportello offriamo competenze adeguate per raccogliere il disagio del lavoratore definendo, in termini corretti, il giusto significato di quanto subito, distinguendo tra i casi di stress, mobbing, violenza”.
Sono diverse le segnalazioni raccolte dal sindacato della Cisl negli ultimi mesi nel territorio reggiano. Da annoverare alla voce violenza psicologica quello di una lavoratrice che al rientro dalla seconda maternità ha subito, oltre ad attacchi verbali, un cambio turno che le ha stravolto la vita lavorativa, con aggressività da parte dei superiori e dei colleghi.
Tra i casi di discriminazione, anche tra donne, quello di una lavoratrice di cui nel luogo di lavoro si è conosciuta la sua omosessualità e, ora, è discriminata dalle stesse colleghe e dallo stesso superiore per ottenerne le dimissioni. Un caso, questo, anche di stress da lavoro correlato: è uno dei fattori scatenanti la violenza.
E se mobbing o, peggio, molestie di tipo sessuale, in passato, potevano essere “la parte del gioco”, oggi non è più così: anni fa dovette cambiare luogo di lavoro un direttore d’azienda che prometteva avanzamenti di carriera in cambio di favori sessuali.
Al sindacato hanno registrato anche molestie verbali, con minacce, come tra colleghi di lavoro, anche di sesso femminile, sfociate in alcuni casi in tribunale.
“Lo sportello che abbiamo attivato è gestito dal coordinamento femminile Cisl Emilia Centrale – spiega Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl Emilia Centrale – ed opera in collaborazione con gli uffici pubblici competenti per le denunce in materia: l’Ispettorato territoriale del lavoro e le consigliere di parità della Provincia di Reggio Emilia. Purtroppo la riduzione delle competenze delle Province ha portato a una drastica riduzione delle risorse a disposizione e a un impoverimento del ruolo delle consigliere di parità, con incognite sul futuro”.
Il consigliere di parità esegue la sua attività con un gettone di 68 euro lordi mensili. Negli anni le consigliere di parità hanno svolto un lavoro molto prezioso in collaborazione con sindacati, associazioni, e altre istituzioni. “Alla Provincia di Reggio Emilia – conclude la Papaleo – chiediamo di rafforzare funzioni e risorse di questa figura che si è dimostrata capace di contrastare le molestie e le violenze lavorative. Solo negli ultimi tre anni, secondo i dati Istat, su base nazionale, sono state 167mila le donne che sul luogo di lavoro o in fase di colloquio assuntivo, hanno subito forme di violenza, con una prevalenza a livello di comparti, nei settori delle attività professionali, scientifiche e tecniche ed in quello del lavoro domestico”.

Su base locale una recente indagine di Associazione Donne Giustizia, parla del 40% di lavoratrici vittime di molestie.

Lo sportello Cisl di ascolto sulle molestie nei luoghi di lavoro si trova in via Turri, e riceve il venerdì mattina dalla 9 alle 13 (0522357411).

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Ufficio Stampa