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Razzismo nel settore affitti, Cisl: “Caso non isolato da condannare”

(Modena, 20 dicembre 2023) «Da ‘non affitto ai meridionali’ che si poteva leggere negli anni Sessanta-Settanta al ‘non affitto agli africani’ oggi. C’è un retaggio culturale che va ancora sconfitto».

Sul caso della giovane modenese Mouna Bour che, cercando una casa in affitto a Reggio, si è vista arrivare da un proprietario una mail dove oltre ai dettagli dell’appartamento c’è la specifica “non si affitta agli africani”, interviene Domenico Chiatto, segretario generale aggiunto Cisl Emilia Centrale con delega alle politiche migratorie.

«A quel proprietario di immobili vorrei dire che questo razzismo latente, nemmeno suffragato dai fatti, non deve trovare spazio nella nostra società. Esprimiamo la nostra più ferma condanna. Al proprietario che ha inviato quella mail è bene ricordare che l’uguaglianza tra le persone, sancita anche dalla Costituzione, è un diritto fondamentale nel costruire il presente e il futuro.
La diversità ‘etnica’, se così possiamo chiamarla, è la nostra forza, e l’unità nella diversità è ciò che ci rende veramente grandi».

Chiatto dettaglia quindi con tanto di numeri il peso degli immigrati sulla ricchezza prodotta a livello locale e nazionale. «Le persone di origine straniera procurano molteplici vantaggi per la nostra e le loro comunità. A Reggio Emilia vivono 68mila stranieri (il 12,8% della popolazione); 45.500 di essi sono lavoratori, il 15% imprenditori. In Emilia-Romagna gli immigrati contribuiscono al Pil per quasi a 20 miliardi di euro; parliamo di persone che versano 1.070 milioni di Irpef.
Su scala nazionale gli immigrati esprimono un saldo positivo (tra contributi versati e servizi usufruiti) di 1,8 miliardi di euro.

L’atteggiamento culturale di chiusura nei loro confronti credevamo fosse superato. Invece questo caso non isolato lo notiamo, oltre che nel settore casa, anche in altri ambiti sociali e nei luoghi di lavoro. Agli immigrati, con scarse conoscenze dei loro diritti, sono affidate mansioni più rischiose e faticose, come avviene ad esempio nel facchinaggio o in, alcune zone d’Italia, in agricoltura.
Pertanto come sindacato, ci impegniamo a combattere il razzismo e le discriminazioni in tutte le sue forme e a sostenere coloro che ne sono vittime. Invitiamo la comunità a unirsi a noi nel condannare quest’atto vergognoso e nel promuovere una cultura di rispetto reciproco».

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Ufficio Stampa