Dal Territorio Sociale e Sanità

Violenze Casa Famiglia di San Benedetto Val di Sambro. Cisl e Fnp Ambo: “Servono subito linee guida e regolamenti”

(Bologna, 19 febbraio 2019) La Cisl insieme alla Fnp , sindacato dei pensionati, dell’Area metropolitana, intervengono sull’ultimo fatto di cronaca che ha portato alla luce un altro caso di violenza sugli anziani ospiti di una casa famiglia, a San Benedetto Val di Sambro (Bologna).

“Registriamo purtroppo – dichiarano Sergio Palmieri, segretario generale Fnp Cisl Area metropolitana bolognese e Alberto Schincaglia segretario generale aggiunto Cisl Area metropolitana bolognese – un altro gravissimo caso di violenza nei confronti di anziani, ospiti di una casa famiglia nel nostro territorio. Persone vulnerabili in stato di fragilità e spesso sole”.

“Si rende assolutamente necessario, a livello nazionale, una normativa che fissi livelli standard e linee guide per garantire i requisiti minimi necessari per avviare e condurre tali strutture, visto che al momento ogni persona che dispone di alloggi vuoti può agevolmente avviare un’impresa, per gestire una casa famiglia. La conseguenza di tale assenza di regole è sotto gli occhi di tutti, stanno aumentando sempre più i casi di inaudite violenze verso gli ospiti di tali strutture”.

“Stiamo – proseguono i sindacalisti – monitorando costantemente questo preoccupante fenomeno. La Fnp ha presentato, infatti, una denuncia-esposto nell’analoga vicenda della casa famiglia Il Fiore di San Lazzaro a cui seguirà la costituzione come parte civile nel procedimento penale. Così come stiamo lavorando attivamente ai tavoli di contrattazione. A livello metropolitano, infatti, sindacati e CTSSM (Conferenza territoriale socio-sanitaria) stanno redigendo una bozza di regolamento, volta a regolamentare, quantomeno nel nostro territorio, gli standard necessari per aprire e per condurre le case famiglia “.

“Esprimiamo- concludono Palmieri e Schincaglia -il nostro elogio nei confronti dei Carabinieri che prontamente sono intervenuti nella struttura, da parte nostra continueremo a mantenere alto il nostro livello di guardia nei confronti del territorio affinché episodi di questo genere non si verifichino mai più. Auspichiamo, inoltre, che nel quadro delle regole in corso di definizione del regolamento metropolitano sia inserita anche la possibilità di prevedere organismi simili ai CCM (Comitati Consultivi Misti) già presenti sia nella Sanità che nelle Asp, organismi che vedono il coinvolgimento della rappresentanza dei parenti anche al fine di poter esercitare un controllo sociale”.

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Ufficio Stampa