(Modena, 29 novembre 2018) «Nel 2018 non si può e non si deve morire ancora di lavoro». Lo affermano le segreterie territoriali dei sindacati edili Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil esprimendo solidarietà ai familiari di Fabrizio Borsari, l’operaio edile mirandolese deceduto ieri mattina a Marmirolo (Mantova) mentre era impegnato nel cantiere per la manutenzione straordinaria del municipio.
«Sarà compito degli organi competenti stabilire dinamica, cause e responsabilità – affermano le organizzazioni sindacali – È compito nostro, invece, rimarcare una volta ancora che la sicurezza sul lavoro deve essere considerata dalle imprese un investimento e non un costo, un prerequisito e non una variabile dell’organizzazione del lavoro.
Di fronte allo stillicidio di vite umane, dobbiamo migliorare le condizioni dei lavoratori nei luoghi di lavoro e costruire una cultura della sicurezza. La sicurezza sul lavoro e la lotta agli infortuni – continuano i sindacati – non sono un problema solo sindacale, ma sociale, politico e istituzionale, perché misura il tasso di rispetto della società nei confronti di chi suda il salario. Dopo una giornata di lavoro, le persone hanno il sacrosanto diritto di tornare a casa sane e salve e riabbracciare le proprie famiglie.
Per questo – concludono Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil – la morte di Fabrizio Borsari deve interrogare l’intera società».