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Infrastrutture, “fermare le opere è una grande e grave responsabilità”. Il 15 marzo gli edili dell’Emilia-Romagna manifestano a Roma

(Bologna, 14 febbraio 2019) “Come nel resto del Paese, con la decisione di fermare le opere anche in  Regione Emilia Romagna, il Ministro Toninelli si è assunto una grande e grave responsabilità: quella di fermare la crescita e di non difendere l’occupazione in essere e non crearne di nuova.

Il Passante di Bologna è stato bloccato, la Sassuolo-Campogalliano anche, a  pochi mesi dalla sua cantierizzazione. L’insieme delle opere cantierabili, in questa regione, equivale a oltre un miliardo e mezzo di euro. È ormai evidente che questo Governo vuole condannare la regione Emilia-Romagna alla crisi economica e alla decrescita.

In Emilia Romagna sono oltre 50 mila i lavoratori edili che per effetto della crisi hanno perso il posto di lavoro. Queste opere servono alla regione per la crescita e lo sviluppo economico territoriale e creerebbero, nell’immediato,  posti di lavoro nuovi per i tanti, troppi lavoratori edili ancora disoccupati.

Siamo indignati da tanta miopia politica. Feneal-UIL Filca—Cisl Fillea-CGIL, organizzazioni sindacali dell’Emilia Romagna delle costruzioni, ritengono inaccettabili queste scelte e anche per questo i lavoratori delle costruzioni della nostra regione sciopereranno e manifesteranno a Roma il 15 Marzo 2019 a sostegno delle rivendicazioni del settore”.

 

I segretari generali Feneal-UIL Filca-CISL Fillea-CGIL

R. Galasso C. Raghitta M. Maurizzi

 

 

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Ufficio Stampa