Dal Territorio

Sicurezza lavoro. Presidio di CGIL CISL e UIL di Cesena e Forlì sabato 29 maggio davanti alla Prefettura di Forlì

(Forlì, 27 maggio 2021) Continua la mobilitazione dei sindacati a sostegno della salute e sicurezza con lo sloganFermiamo la strage nei luoghi di lavoro. Dopo le diverse assemblee organizzate con i delegati nei giorni scorsi, CGIL CISL e UIL di Forlì e Cesena sabato saranno in presidio davanti alla Prefettura di Forlì per presentare le loro proposte sul tema della sicurezza sul lavoro. Ma non solo, i Sindacati vogliono manifestare la loro contrarietà alle norme introdotte nella bozza del Decreto Semplificazioni sullo sblocco dei licenziamenti e la previsione di appalti al massimo ribasso.
I lavoratori vanno tutelati non licenziati – affermano i Segretari generali di CGIL Forlì  e Cesena (Maria Giorgini e Silla Bucci) , CISL Romagna (Francesco Marinelli) e UIL Forlì e Cesena (Enrico Imolesi e Marcello Borghetti) – e i costi della pandemia non devono ricadere sui lavoratori e le loro famiglie, che tanto hanno sofferto durante questi mesi. Le nostre sono proposte concrete per raggiungere l’obiettivo di fermare le stragi sul lavoro e ci aspettiamo che anche le istituzioni le condividano e si impegnino insieme a noi”.
“Riteniamo insufficienti – proseguono i Segretari- i provvedimenti del Governo sui licenziamenti, sugli ammortizzatori sociali e sul lavoro sia nel merito che nel modo in cui sono stati decisi. Quello che chiediamo è la proroga del blocco dei licenziamenti per tutti fino a fine ottobre e che le scelte decisive per il mondo del lavoro, come la riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, non siano unilaterali ma siano discusse con le organizzazioni sindacali. Ci aspettiamo anche- sottolineano CGIL CISL e UIL-  che venga eliminata dalla bozza del Decreto semplificazioni,  la norma che prevede appalti al massimo ribasso, subappalto libero e senza regole, deroghe al Codice Appalti prorogate fino al 2026, alla quale diciamo un NO convinto, perché questa non è sburocratizzazione ma  giocare con la vita dei lavoratori”.
Tra le proposte concrete che facciamo in tema di sicurezza sul lavoro- affermano CGIL CISL e UIL- crediamo sia fondamentale introdurre una patente a punti per le aziende, per riconoscere un merito a quelle imprese che garantiscono ed investono nella sicurezza e per escludere dalle aggiudicazioni le imprese che speculano sulla sicurezza dei lavoratori. Inoltre chiediamo siano regolarmente eletti RSA/RSU-RLS/RLST in tutti i luoghi di lavoro, periodicamente formati e aggiornati alla normativa.
Ogni lavoratore, a tutti i livelli, deve anche ricevere una formazione, adeguata a prevenire i rischi derivanti dalla sua mansione, e la sicurezza deve essere inserita come materia specifica in tutte le scuole superiori, non solo negli istituti tecnici professionali.
Oltre a questo, è necessario a livello nazionale una Riforma del livello istituzionale e coordinamento tra organi di vigilanza, prevedendo anche delle assunzioni mirate e garantendo agli organi ispettivi un aggiornamento costante della loro formazione.
“Sabato saremo davanti alla Prefettura di Forlì per presentare le nostre proposte che riteniamo siano improrogabili e concrete a sostegno  della creazione di un Patto per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, per il mantenimento blocco dei licenziamenti fino ad ottobre e contro la semplificazione in materia di appalti. Non ci dimentichiamo che in Emilia Romagna a dicembre 2020 abbiamo firmato il Patto per il Lavoro e per il Clima, dove tutte le parti -compresa Confindustria-  si sono impegnate per salvare posti di lavoro e creare posti di lavoro di qualità e rendere  prioritario il diritto alla sicurezza sul lavoro.
Maria Giorgini (Cgil Forlì)
Bucci Silla (Cgil Cesena)
Marinelli Francesco (Cisl Romagna)
Enrico Imolesi (Uil Forlì)
Borghetti Marcello (Uil Cesena)

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Ufficio Stampa