Dal Territorio

Sollievo a domicilio per i caregiver familiari di Novi e Soliera: accordo sindacale

(Modena, 15 dicembre 2021) Anche la Cisl Emilia Centrale, rappresentata dal responsabile di zona Claudio Mattiello, ha firmato il memorandum d’intesa che regola le prestazioni di sollievo a domicilio a favore di caregiver familiari di persone fragili, disabili o non autosufficienti a Novi di Modena e Soliera.

La Regione Emilia-Romagna ha individuato i servizi di sollievo a domicilio come strategici per il sostegno ai caregiver familiari. L’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine, di concerto con il distretto sanitario di Carpi, ha attivato un progetto sperimentale di sollievo a domicilio coordinato operativamente dalla cooperativa sociale Anziani e non solo (soggetto affidatario di “servizi a sostegno della domiciliarità”) con la collaborazione delle agenzie per il lavoro convenzionate (Umana e Synergie).

Nei primi sei mesi di operatività il progetto è intervenuto su oltre trenta familiari che si prendono cura di persone anziane non autosufficienti e/o di persone disabili. In pratica sono state offerte “boccate d’aria” che hanno consentito ai familiari di riprendere in mano un proprio spazio di vita e relazione, con beneficio sul livello di stress e i rischi per la salute.

L’esperienza ha confermato che l’individuazione di personale idoneo a svolgere alcune funzioni del caregiver familiare è centrale per l’implementazione di servizi di sollievo domiciliari rivolti a chi si prende cura. D’intesa con le organizzazioni sindacali, si è deciso di formalizzare il percorso di formazione e riconoscimento delle competenze specifici per gli operatori impegnati nel sollievo, integrando così le qualifiche e i percorsi formativi di base posseduti (operatori socio-sanitari, educatori, assistenti familiari).

Ai lavoratori che, con adeguata esperienza sul campo, hanno seguito il percorso formativo, è riconosciuto uno specifico attestato di profilo professionale. Essi saranno altresì coinvolti in percorsi di formazione continua che contribuiscono all’aggiornamento professionale, in particolare sui temi del sostegno cognitivo e relazionale.

Anche in un mercato del lavoro come quello della cura a domicilio (cosiddetto “badantato”), nel quale si manifestano ancora situazioni di irregolarità e sfruttamento, l’intesa vuole affermare che è possibile, applicando il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico, offrire alle famiglie un servizio caratterizzato da flessibilità nelle prestazioni, adattamento all’utente, costo sostenibile.

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Ufficio Stampa