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Economia. Pieri: “Dopo due anni di crescita, ecco perché sarà un autunno complicato e quali sono le nostre proposte”

(Bologna, 5 agosto 2023) “Dopo due anni di crescita, ci sarà un autunno complicato. Inflazione e aumento dei tassi d’interesse stanno deprimendo l’economia: da una parte l’aumento dei prezzi riducono i consumi, dall’altra l’innalzamento dei tassi portano a una riduzione degli investimenti di aziende e famiglie. Tengono ancora i dati occupazionali, ma la conseguenza logica di questa situazione ne fa prevedere una riduzione verso fine anno”.

Così Filippo Pieri questa mattina, nell’ultimo appuntamento della seconda stagione de “La finestra sui fatti”, la rubrica settimanale che va in onda il sabato mattina su Radio Flyweb, ha parlato dell’andamento dell’economia e delle prospettive non facili in vista della fine dell’anno.

Le contromisure? “Servono politiche industriali importanti, rinnovo dei contratti pubblici e privati, rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale e poi importantissimo sarà l’appuntamento sulla Legge di bilancio: a settembre il primo atto con la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza e poi, entro dicembre, la vera e propria Legge di bilancio. Lì si giocheranno tante partite importanti come pensioni, sanità e fisco, su cui ci aspettiamo risposte significative alle proposte che in questi mesi abbiamo avanzato nelle piattaforme”, ha sottolineato il segretario generale della Cisl ai microfoni dell’emittente radiofonica.

Ma il leader del sindacato di Via Milazzo ha anche parlato della campagna cislina di raccolta firma per la proposta di legge d’iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa. “C’è tanto interesse per quest’iniziativa che vuole ridare protagonismo al lavoro, per quello che insieme ad altri può essere uno strumento importante per ridistribuire ricchezza e creare equità”.

E prima dei saluti, non è mancato l’ormai consueto punto sull’alluvione. In particolare il sindacalista si è soffermato sulla conversione in legge del cosiddetto “decreto alluvione”, che – ha tuonato Pieri- “doveva essere fatta prima dell’ultimo giorno utile”. “Prevede risorse per lavori di ripristino delle strade, delle frane, degli argini, dei fiumi, quindi a vantaggio soprattutto delle istituzioni (Comuni, Province, Consorzi di bonifiche) ma purtroppo non prevede rimborsi a imprese e famiglie e esclude alcuni territori alluvionati del bolognese”. Oltre all’inserimento di questi Comuni nelle aree che possono beneficiare dei vantaggi garantiti dalla legge,  “chiediamo – ha concluso il dirigente Cisl – che si possano utilizzare risorse che sono nel decreto ma che non sono state spese (parte di ammortizzatori sociali, parte di indennità per i lavoratori autonomi, risorse per imprese che esportano all’estero). Un pacchetto importante di quasi un miliardo di euro che può essere subito utilizzato per garantire i primi risarcimenti a famiglie e imprese”.

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